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18 aprile, 2006

L'anima e' come il paracadute:bisogna che si apra

Lo scorso 8 dicembre una trentina di persone armate ha fatto irruzione in uno dei centri Afesip a Phnom Penh, Cambogia, disarmando le guardie e rapendo oltre ottanta ragazzine che il giorno precedente erano state salvate da un hotel-bordello della cittą stessa. L'operazione era stata compiuta congiuntamente tra la polizia cambogiana ed Afesip. Pare che gli armati siano legati alla mafia cinese.

Nel corso dello squallido raid gli operatori del centro sono stati minacciati di morte, e con essi Somaly Mam, presidentessa di Afesip Cambogia (membro di ECPAT Cambogia, finanziato da ECPAT Italia) nonché candidata al Nobel su proposta della regina di Spagna.

I Nomadi, che sostengono Ecpat Italia, sono molto sensibili a questo genere di questioni."Sono disgustato!Qui le cose peggiorano invece che migliorare. Il fatto che una banda armata rapisca delle bambine č una cosa pazzesca.

Il Governo deve muoversi. Casini, il presidente della Camera, conosce Somaly ed anche quella realtąNoi come Nomadi perņ stiamo organizzando una petizione sul nostro sito, nomadi.it, con la quale ci rivolgeremo alle autoritą italiane affinché si diano da fare".

Beppe Carletti


Chiediamo a chi, come noi, crede nelle cause per cui lottiamo di inviare una mail incollando nel corpo del messaggio il testo sotto riportato e di aggiungere in fondo i propri dati, nome cognome e indirizzo (dati essenziali per essere presa in considerazione dal governo).
Testo della mail da inviare ai seguenti indirizzi
L' 8 DICEMBRE 2004 SONO STATE RAPITE 83 RAGAZZINE DA UN CENTRO DI ACCOGLIENZA PER BABY-PROSTITUTE GESTITO DALLA ONG AFESIP/ECPAT A PHNOM PENH IN CAMBOGIA.

Tutto questo č accaduto a Phnom Penh, Cambogia. Il 7 dicembre la Polizia Cambogiana insieme alla Ong AFESIP (Agir pour les Femmes en Situation Précaire) ha fatto una retata in un'Hotel/bordello della cittą e ha trasferito 83 ragazzine in uno dei centri dell'associazione a Phnom Penh. Il giorno successivo un gruppo di trenta persone armate ha fatto irruzione nel centro di accoglienza prelevando le bambine e minacciando di morte gli operatori presenti tra i quali Somaly Mam (la presidente, candidata al Nobel per la pace), il marito Pierre Legros (direttore dei progetti della Ong). Afesip č membro di Ecpat Cambogia e finanziata da Ecpat Italia (End Child Prostitution, Pornography and Trafficking, www.ecpat.it) e combatte il fenomeno della prostituzione minorile.

Dalle notizie giunte attraverso il Cambodia Daily e la Reuters ci pare ambiguo l'atteggiamento della polizia cambogiana (sembra esistere rivalitą fra due fazioni della polizia). Il ministero degli Interni cambogiano ha smentito il rapimento, tale affermazione č stata a sua volta smentita dalla Ong. L'azione č stata condannata dall'ambasciata americana, in una dichiarazione in cui dice che "il Governo cambogiano deve arrestare i trafficanti e liberare le vittime: gli Stati Uniti sono tra i finanziatori del Centro". Vogliamo inoltre ricordare che numerosi cittadini Italiani hanno sostenuto e sostengono Afesip/Ecpat e una cittadina italiana, Celinie Monzini, attualmente č in Cambogia per uno stage presso l'associazione.

In qualitą di sostenitori e finanziatori di Afesip Cambogia e ECPAT Italia chiediamo l'intervento del Presidente della Repubblica Italiana Carlo Azelio Ciampi, del ministro degli Esteri Gianfranco Fini e dell’Ambasciata Italiana in Thailandia, che rappresenta l'Italia in Cambogia, affinché il Governo Italiano prenda posizione sui terribili fatti accaduti a Phnom Penh, faccia pressione perché il Governo cambogiano indaghi a fondo su questi avvenimenti e porti i responsabili davanti alla giustizia e soprattutto protegga le donne e le bambine vittime di questo fenomeno.
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