Accordo separato Non dare soldi a chi non ti fa votare e cancella il Contratto nazionale
Non dare soldi a chi non ti fa votare e cancella il Contratto nazionale Fim e Uilm nell’accordo separato sul contratto un anno fa hanno anche concordato con le aziende la trattenuta di una quota di euro 30,00 alle lavoratrici e dai lavoratori non iscritti per il “servizio” reso ...
Nel mese di ottobre le aziende stanno comunicando ai dipendenti che, con la busta paga del mese di novembre, distribuiranno a tutti il modulo con cui si autorizza oppure non si autorizza la trattenuta di 30,00 euro a favore di Fim e Uilm. (Se non si restituisce il modulo l’azienda effettuerà la trattenuta automaticamente).
HANNO FIRMATO IN QUESTI GIORNI L’ACCORDO SEPARATO SULLE DEROGHE CHE CANCELLANO DI FATTO IL CONTRATTO NAZIONALE
HANNO FIRMATO SENZA CHIEDERE IL PARERE ALLE LAVORATRICI E AI LAVORATORI E ADESSO VOGLIONO ANCHE UN CONTRIBUTO?!
Ricordiamo che agli iscritti Fiom non deve essere trattenuto nulla!
Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a compilare e restituire il modulo all’azienda entro il 15/12/2010 NON AUTORIZZANDO LA TRATTENUTA.
Il vero contratto – quello del 2008 – senza deroghe e votato con il referendum è ancora in vigore!!!
Invece di pagare chi non ti fa votare iscriviti e sostieni la Fiom
fonte:Fiom Cgil
Il 16 ottobre tutte e tutti a Roma per il lavoro, i diritti,la democrazia
Come lavoratrici e lavoratori, studenti, disoccupati, semplici cittadini, militanti politici, sindacali e di movimento, riteniamo che sia di importanza decisiva manifestare a Roma assieme alla FIOM il prossimo 16 ottobre.I diritti sono da sempre collegati tra di loro e se vengono negati quelli del mondo del lavoro vengono compromessi anche tutti gli altri. Le vicende di Pomigliano e Melfi, l’attacco al contratto nazionale, al diritto di sciopero e ai diritti fondamentali dei lavoratori portato avanti da Marchionne e Federmeccanica, con l'appoggio decisivo di Governo e sindacati complici (e di gran parte della cosiddetta opposizione), è solo l'ultimo tassello di un disegno complessivo di attacco non solo al mondo del lavoro, ma alla democrazia e alla Costituzione stessa.La controriforma Gelmini che sta dando il colpo finale a scuola ed università, i provvedimenti razzisti contro i migranti, l'imposizione nei territori di nucleare e grandi opere devastanti, l'ennesima finanziaria lacrime e sangue di Tremonti, l'attacco allo Statuto dei lavoratori e allo stato sociale, il blocco dei contratti dei dipendenti pubblici e in generale l'attacco al pubblico impiego fanno tutti parte di un piano generale per uscire dalla crisi riducendo ulteriormente salari e diritti della maggioranza della popolazione, quella meno garantita.Questo mentre gli stessi governi e la stessa Europa che predicano e impongono ai propri cittadini tagli e sacrifici durissimi definiti inevitabili (la Grecia è stato solo l'inizio), hanno dilapidato miliardi di euro per coprire le voragini dei debiti su cui si sono arricchiti per oltre un ventennio multinazionali, banchieri e speculatori.La manifestazione del 16 ottobre indetta a Roma dalla FIOM è un momento molto importante per tornare a far sentire la propria voce contro queste politiche che ci condannano tutti a sacrifici e precarietà e riducono sempre di più i nostri diritti e la democrazia stessa.Una manifestazione di parte: dalla parte di coloro che stanno pagando questa globalizzazione dei mercati e delle merci che porta al consumo inarrestabile delle persone e dell'ambiente, in un Europa ed in un mondo sempre più diseguali ed ingiusti.Per questo invitiamo tutti a riprendere finalmente la parola partecipando alla manifestazione, per il LAVORO, i DIRITTI e la DEMOCRAZIA. Il 16 ottobre TUTTE E TUTTI A ROMA.
Solidarietà ai lavoratori Fomas
Le RSU FOMAS Osnago e Cernusco Lombardone vogliono chiarire i fatti tanto distorti dai mass media in queste giorni:
In data 06.10.2010, a margine della manifestazione svoltasi in Osnago, di fronte ai cancelli della Fomas e della Calvi, alcuni operai tra cui alcuni RSU, si sono recati, di propria iniziativa e dopo aver avvisato le forze dell'ordine presenti, a manifestare davanti alla sede della CISL di Merate.
Alcuni manifestanti sono entrati negli uffici, per altro pubblici, della suddetta sigla dove hanno consegnato a mano i volantini relativi alla manifestazione a Roma del 16 Ottobre ai presenti, usando termini coloriti, ma mai sfociando in modi o termini violenti.
La nostra versione, verificabile presso le forze dell'ordine che erano presenti all'evento, Carabinieri di Merate e Digos di Lecco, è confermata dall'intervista al segretario della CISL di Lecco Colleoni (“non ci sono stati danni materiali” 06.10.2010 ore 14.33 Merateonline).Le RSU Fiom Cgil Fomas Osnago e Cernusco
PER ADESIONE DI SOLIDARIETA': rsu.fomas@gmail.com
Quando l'arroganza sfocia nell'assurdo.
L’attacco padronale ai diritti dei lavoratori continua inesorabilmente nel momento peggiore della crisi economica: dal collegato lavoro alla disdetta del contratto dei lavoratori metalmeccanici. Si tratta di atti scellerati da parte di questo Governo con la complicità del sistema delle imprese, Confindustria e l’approvazione dei sindacati compiacenti che servono solo a tornare indietro cancellando i diritti dei lavoratori conquistati negli anni con dure lotte dal movimento operaio.
Il diktat dell’Ad Fiat Marchionne e la sua allegra compagnia è praticamente questo: per uscire dalla crisi bisogna essere più competitivi e per fare ciò si deve stipulare “il patto sociale”, cioè cancellare lo statuto dei lavoratori e inserire delle deroghe alle regole sancite dai contratti nazionali; in questo caso a quello dei metalmeccanici e domani a tutti gli altri.
In pratica il famigerato patto sociale quindi non servirebbe altro che a sancire la piena libertà da parte delle aziende di avere mano libera su tutti i fronti, un ritorno in grande stile agli anni ‘50’Per raggiungere questo scopo Fiat vera testa d’ariete della Confindustria e Federmeccanica sta mettendo in atto una vera e propria repressione verso la Fiom e i suoi delegati nei posti di lavoro e verso quei lavoratori che ne condividono la lotta in difesa dei diritti e la democrazia. Le intimidazioni subite dai lavoratori e delegati di Pomigliano prima e dopo il referendum di giugno scorso su quello scellerato accordo, i licenziamenti di Melfi e di Mirafiori sono solo la punta di un iceberg che risaltano dagli ormai oscurati telegiornali.
Anche la GKN di Campi Bisenzio (indotto Fiat) gioca la sua parte nell’attacco padronale a discapito dei lavoratori, arrivando perfino a denunciare penalmente la RSU della Fiom che legittimamente insieme ai lavoratori manifestavano il loro dissenso contro l’accordo separato firmato da Fim e Uilm nel 2009. La libertà di manifestare il dissenso e le proprie idee è un valore irrinunciabile in un paese democratico, ma non per GKN, che utilizza uno sciopero dei lavoratori, diritto costituzionalmente riconosciuto per attaccare in modo subdolo la RSU Fiom per nascondere la sua incapacità di intraprendere e di tenere relazioni sindacali.
E non e’ un caso visto che GKN è vicina alla Fiat e alla Federmeccanica.Venerdi 8 ottobre dalle 20 alle 24.Aspettando il 16 ottobre...contro la repressione.La Rsu Gkn invita ad una serata di dibattito e musica davanti ai cancelli della Gkn (di fronte al centro commerciale I Gigli via Fratelli Cervi), con la presenza di lavoratori/Rsu Gkn, lavoratori/RSU Fiom Piaggio, lavoratori/RSU Fiom Galileo, membri del Coordinamento 20 maggio e altre realtà lavorative e di movimento. Nel dibattito sarà disponibile per tutti un
piccolo buffet che servirà a finanziare la cassa di resistenza Gkn e i pullman per andare a Roma il 16 ottobre.
fonte:Rete 28 Aprile
Appello di sostegno e di partecipazione di Fabiola Correale del Coordinamento collettivi Università "La Sapienza" di Roma alla manifestazione nazionale della Fiom del 16 ottobre 2010.
RSU FIOM CGIL
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